Nel caso in cui si effettui un acquisto di beni online da un fornitore extra UE occorre verificare la presenza o meno di una stabile organizzazione in Italia o in un altro Paese comunitario e da dove arriva la merce per il corretto trattamento ai fini Iva e ai fini della comunicazione delle operazioni transfrontaliere. La verifica può essere effettuata tramite la presenza di una partita iva sul documento.
In presenza di beni in arrivo da un Paese extra Ue accompagnati da una bolla doganale di importazione per l’assolvimento di dazi, diritti doganali e di iva, non occorre comunicare l’operazione tra quelle transfrontaliere.
Se invece si è in presenza di beni fatturati da una società extraue che però possiede una partita iva Italiana ( non corrispondente ad una stabile organizzazione in Italia) si tratta di un acquisto reverse charge da un fornitore extraue pertanto l’operazione si comunica allo Sdi con tipologia documento TD19.
Per i beni in arrivo da Paesi Ue e il fornitore è in possesso di una partita iva comunitaria, siamo in presenza di un acquisto intracomunitario di beni che dovremo quindi comunicare allo Sdi inviando un’autofattura con tipologia documento TD18.